Elena Canino
Vita breve ma intensa, quella della giornalista e scrittrice Elena Canino.
Spentasi prematuramente nel 1957 per un male incurabile, non fece in tempo a cogliere le gioie per la pubblicazione del suo primo ed unico romanzo. Era nata a Roma proprio 57 anni prima, nel palazzo di Fontana di Trevi, e le vicissitudini della famiglia la portarono, all'eta' di nove anni, nella citta' partenopea.
A Napoli, conobbe quello che sarebbe stato il suo futuro compagno: l'architetto Marcello Canino la cui opera è stata recentemente commemorata con una iniziativa tenuta al Palazzo Reale di Napoli.
Elena Canino inizia come traduttrice negli anni '30, e "tratta" opere scomode, ostracizzate dal regime italiano del tempo. Complici della svolta, forse, le frequentazioni di ampio respiro che la scrittrice ebbe con i rappresentanti della cultura straniera che frequentavano il microcosmo caprese in quegli anni difficili. Il suo romanzo, "Clotilde fra due guerre", viene maturato in un esilio sorrentino durante il secondo conflitto mondiale.
Costretta ad abbandonare l'abitazione napoletana, la "sfollata" Elena Canino concepisce e rende organico il suo progetto letterario, in forma di diario, che la lancera' definitivamente nel mondo della cultura ufficiale: Giovanni Ansaldo la presentera' allora a Leo Longanesi, per il quale la scrittrice iniziera' una effervescente attivita' di giornalista.
E poi, complice Carlo Zaghi, i viaggi ed i conseguenti reportages, cosi' nuovi ed intriganti per i lettori italiani, che in quegli anni di rinascita cominciavano a rispolverare timidamente i piaceri di una esistenza fuori dall'incubo della guerra.
Come si legge nella biografia, la "gloria" di Elena Canino durò dal '46 al '57. Poco. Troppo poco! E non ci resta che rimpiangere quel che di lei non leggeremo mai.
Ben figura Elena Canino, nella scuderia di giornaliste-scrittrici di quel geniale scopritore di talenti (anche) femminili che fu Leo Longanesi. Il suo libro La vera signora. Guida pratica di belle maniere, rivaleggia con successo con il raffinato galateo di Irene Brin. La casa editrice Longanesi lo pubblicò nel 1952 [...].
Spentasi prematuramente nel 1957 per un male incurabile, non fece in tempo a cogliere le gioie per la pubblicazione del suo primo ed unico romanzo. Era nata a Roma proprio 57 anni prima, nel palazzo di Fontana di Trevi, e le vicissitudini della famiglia la portarono, all'eta' di nove anni, nella citta' partenopea.
A Napoli, conobbe quello che sarebbe stato il suo futuro compagno: l'architetto Marcello Canino la cui opera è stata recentemente commemorata con una iniziativa tenuta al Palazzo Reale di Napoli.
Elena Canino inizia come traduttrice negli anni '30, e "tratta" opere scomode, ostracizzate dal regime italiano del tempo. Complici della svolta, forse, le frequentazioni di ampio respiro che la scrittrice ebbe con i rappresentanti della cultura straniera che frequentavano il microcosmo caprese in quegli anni difficili. Il suo romanzo, "Clotilde fra due guerre", viene maturato in un esilio sorrentino durante il secondo conflitto mondiale.
Costretta ad abbandonare l'abitazione napoletana, la "sfollata" Elena Canino concepisce e rende organico il suo progetto letterario, in forma di diario, che la lancera' definitivamente nel mondo della cultura ufficiale: Giovanni Ansaldo la presentera' allora a Leo Longanesi, per il quale la scrittrice iniziera' una effervescente attivita' di giornalista.
E poi, complice Carlo Zaghi, i viaggi ed i conseguenti reportages, cosi' nuovi ed intriganti per i lettori italiani, che in quegli anni di rinascita cominciavano a rispolverare timidamente i piaceri di una esistenza fuori dall'incubo della guerra.
Come si legge nella biografia, la "gloria" di Elena Canino durò dal '46 al '57. Poco. Troppo poco! E non ci resta che rimpiangere quel che di lei non leggeremo mai.
Ben figura Elena Canino, nella scuderia di giornaliste-scrittrici di quel geniale scopritore di talenti (anche) femminili che fu Leo Longanesi. Il suo libro La vera signora. Guida pratica di belle maniere, rivaleggia con successo con il raffinato galateo di Irene Brin. La casa editrice Longanesi lo pubblicò nel 1952 [...].
Nel 2005 è stato ristampato dalla casa editrice Le Lettere (con la prefazione di Lucetta Scaraffia) Clotilde tra due guerre, delizioso romanzo autobiografico di una donna borghese tra fascismo e rinata democrazia. È una sorta di diario, scritto mentre l'autrice si trovava a Capri, sfollata da Napoli per via della guerra, in cui con vivacità, ma senza faciloneria di giudizio, racconta la storia di una famiglia della borghesia italiana.
Presentata a Longanesi da Giovanni Ansaldo, Elena Canino diventerà collaboratrice a lungo del Borghese, il settimanale nato dopo la guerra dalle ceneri di Omnibus. La parola «borghese» è un po la cifra stilistica di Elena Canino: Napoli borghese è un garbato e mai retorico ritratto della città partenopea.
Incantevoli gli insegnamenti di «buone maniere» di madame Canino, tutti giocati su una garbata ironia, con uno sguardo, rispetto a quello di Irene Brin (di cui era maggiore di sedici anni) più ottocentesco, meno pungente, più garbatamente rétro.
Copyright © 2025 Libreria Neapolis. Tutti i diritti riservati.
Joomla! è un software libero rilasciato sotto licenza GNU/GPL.