
Sottotitolo: Napoli nella veduta europea dal Quattrocento all'Ottocento.
Catalogo della mostra tenutasi in Castel Sant'Elmo, Napoli, dal 12 maggio al 29 luglio 1990.
Descrizione: Edizione rilegata con sovraccoperta illustrata; cm. 28,5 x 25,5; pp. XXIV + 455; numerosissime illustrazioni in b/n e a colori, molte a tutta/doppia pagina.
Luogo, Editore, data: Napoli, Electa, 2003
Numero di edizione: Seconda edizione.
Prezzo: Euro
Disponibilita': No
Il volume è la ristampa del catalogo del grosso evento culturale tenutosi a Napoli negli anni '90: la prima grande esposizione pittorica (300 dipinti), di Opere provenienti da tutto il mondo dedicata alle vedute di Napoli e dintorni dal Quattrocento all'Ottocento.
Il volume contiene saggi di Nicola Spinosa, Cesare De Seta, Michele Furnari, Paul Bedarida, Lindsay Stainton, Paul Kruntorad, Leonardo Di Mauro, Carlo Knight, Alvar Gonzales Palacio.
L'opera è corredata di biografie degli Artisti, di schede dettagliate dei dipinti, dei ritratti con vedute, delle arti decorative, delle tavolette votive.
Dalla Presentazione di Nicola Spinosa:
"...una mostra con cui documentare non solo la storia del ritratto della citta' attraverso il variare dei modelli mentali e delle tecniche di rappresentazione di cui vedutisti, topografi e cartografi s'erano di volta in volta serviti in poco meno di quattro secoli di storia, ma da estendere anche ai luoghi circostanti, al vasto paesaggio tra Capo Miseno e la piana dei Templi di Paestum senza poi escludere la retrostante piana di Caserta e altre localita' celebri dell'interno che un tempo costituivano l'indissolubile insieme del mitico paesaggio napoletano..."
Il volume contiene saggi di Nicola Spinosa, Cesare De Seta, Michele Furnari, Paul Bedarida, Lindsay Stainton, Paul Kruntorad, Leonardo Di Mauro, Carlo Knight, Alvar Gonzales Palacio.
L'opera è corredata di biografie degli Artisti, di schede dettagliate dei dipinti, dei ritratti con vedute, delle arti decorative, delle tavolette votive.
Dalla Presentazione di Nicola Spinosa:
"...una mostra con cui documentare non solo la storia del ritratto della citta' attraverso il variare dei modelli mentali e delle tecniche di rappresentazione di cui vedutisti, topografi e cartografi s'erano di volta in volta serviti in poco meno di quattro secoli di storia, ma da estendere anche ai luoghi circostanti, al vasto paesaggio tra Capo Miseno e la piana dei Templi di Paestum senza poi escludere la retrostante piana di Caserta e altre localita' celebri dell'interno che un tempo costituivano l'indissolubile insieme del mitico paesaggio napoletano..."