GLI INIZI DELLA CIRCOLAZIONE DELLA CARTAMONETA E I BANCHI PUBBLICI NAPOLETANI. Nella società del loro tempo (1540 - 1650) - Luigi De RosaAutore: 
Curatore: Luigi De Rosa
Titolo: Gli inizi della circolazione della cartamoneta e i banchi pubblici napoletani
Sottotitolo: Nella società del loro tempo (1540 - 1650)
Descrizione: Edizione fuori commercio; volume rilegato in tela, con titoli in oro sul dorso, con sovraccoperta illustrata; in formato 8° (cm 20 x 13); 560 pagine; alcume illustrazioni in b/n
Luogo, Editore, data: Napoli, Istituto Banco di Napoli - Fondazione, 2002
Collana: 
ISBN: 
Prezzo: Euro 30,00
Disponibilità: In commercio

 


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Inquadrati nel contesto dei Banchi pubblici dei paesi europei e degli altri Stati italiani, i Banchi pubblici napoletani emergono dal volume come una categoria particolarissima, senza alcun punto di contatto con altre iniziative similari.
Essi trassero dal governo del tempo la carica innovativa che li trasformò da enti di beneficenza e di depositi in istituti di emissione di una specie di cartamoneta universalmente accettata nel Paese. Carta che non solo consentì al Regno di Napoli,
parte integrante dell'Impero spagnolo, di ridurre l'onere delle importazioni di metalli preziosi per la coniazione di monete, ma anche di adeguare la massa monetaria (cartacea} al volume degli scambi interni. Mai considerati sotto l'aspetto di Istituti emittenti cartamoneta, nel volume è ricostruito altresì l'ambiente politico, economico-sociale, filosofico, religioso, urbanistico, architettonico, e culturale (letteratura teatro musica) nel quale sorsero e si affermarono. E vi è altresì analizzata l'ascesa sociale dei togati, fondatori di uno dei suddetti Banchi pubblici - il Banco dei Poveri - e indiscussi propulsori del loro avvio, gestione e progresso.

 


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