Ltr_pAutore: Michele Prisco
Titolo: Gli altri.
Romanzo
Descrizione: Volume in 8° (cm 22,5 ' 14,5); pp. 248; edizione rilegata con sovraccoperta.
Luogo, Editore, data: Milano, Rizzoli
Numero di edizione:
Disponibilita': NO

 


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E' possibile che uno scrittore di lunga e navigata esperienza ritrovi per caso un suo romanzo lasciato incompiuto in un cassetto e non ricordi di averlo scritto? E' vero, dal momento della stesura e passato quasi mezzo secolo, ma è proprio possibile che la sua memoria resti del tutto inerte?

Comincia cosi', con questa situazione paradossale, il nuovo romanzo di Michele Prisco. Presto, sia il narratore sia il lettore s'imbatteranno nella storia di Amelia Jandoli. E' lei la protagonista del libro ritrovato: una donna gia' avanti negli anni che vive sola nel cuore di una Napoli degli anni Cinquanta, i cui muri 'di pallido oltremarino' sono 'simili a una mappa segreta impossibile da decifrare'. La sua è stata una vita chiusa nel cerchio autosufficiente di piccole e reiterate abitudini. Ma quando la incontriamo, un giovane irrompe nella sua casa e le dice che un altro uomo, Felice, invoca il suo nome sul letto di morte.

Pur non conoscendo nessuno dei due, in Amelia Jandoli scatta qualcosa di misterioso che la spinge a seguire contro ogni ragione lo sconosciuto. E' cosi che nella sua quotidianita' si apre un passaggio attraverso il quale entrano nella sua vita 'gli altri', innanzitutto la donna che le rubera' il nome. E attraverso il nome rubato, Amelia vive la storia dell'amore segreto tra Felice e Marisa.

Ma è bene lasciare nel mistero l'ulteriore svolgimento della storia. D'altronde misteriose, ma via via piu marcate, sono le corrispondenze che s'instaurano tra il narratore che rilegge il suo romanzo dimenticato, decidendo di finirlo, e Amelia Jandoli.
Le ritrosie timidissime e gli slanci improvvisi, le prolungate solitudini e l'attrazione irresistibile per la vita degli altri e per la rete inestricabile che loro intrecciano con noi, sono dell'uno come dell'altra, e in entrambi provocano lo stesso smarrimento e lo stesso cocciuto desiderio di continuare a vivere.
Che tema formidabile s'insinua in questo 'romanzo romanzesco' che si configura come un vero e proprio thriller sentimentale sono gli altri, anche quando siamo soli, anche quando non lo sappiamo, che c'inducono a vivere e, se siamo dei narratori, a scrivere. E' questa la bussola che ha guidato Prisco nel corso della sua lunga e laboriosa vita di fabbricatore artigianale di romanzi. Conducendoci per mano, questa volta, all'interno del suo laboratorio, è come se lui stesso scoprisse insieme con i suoi lettori il fascino mai morto dello scrivere e del leggere romazi.
Silvio Perrella

 


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