Autore: Lucia Di Girolamo
Titolo: Il cinema e la città
Sottotitolo: Identità, riscritture e sopravvivenze nel primo cinema napoletano
Descrizione: Volume in formato 8° (cm 21 x 14); 156 pagine.
Luogo, Editore, data: Pisa, ETS, 2014
Collana: Vertigo. Percorsi nel cinema (5)
ISBN: 9788846739216
Disponibilità: NO
Fin dalla prima proiezione al Salone Margherita, nel 1896, il cinema stabilisce con Napoli una relazione creativa che ancora oggi, sotto alcuni aspetti, continua a essere viva e prolifica. Napoli si nutre di cinema e il cinema si nutre di Napoli.
Al principio del Novecento l’ex capitale è in profonda trasformazione e l’invenzione dei Lumière riesce a conquistare un ruolo determinante nella rilettura del mito della città, attingendo anche alle pratiche artistiche e culturali precedenti. Il cinema si afferma come l’ultimo efficace dispositivo di riscrittura delle forme dell’immaginario urbano e si ritrova spesso a giocare sui confini delle pratiche di consumo e di spettacolo, moderne o legate alla tradizione: dal café-chantant al teatro dialettale, dai Grandi Magazzini alle feste popolari. Il caso napoletano è dunque emblematico per comprendere come le specificità territoriali influiscano sulle dinamiche di diffusione del primo cinema italiano. Ma qui il cinema appare avere anche una funzione mitopoietica, in grado di preservare attraverso processi di rilettura e attualizzazione la memoria arcaica dei sistemi culturali più complessi.
Lucia Di Girolamo (1975), dottore di ricerca in storia dello spettacolo, lavora da tempo sul cinema muto. Ha scritto saggi e articoli sulla rappresentazione della donna negli anni ‘10 e sui rapporti tra cinema, teatro e canzone nella prima produzione filmica partenopea. Dal 2008 dirige la rivista on-line «Cinemascope.it» e collabora con la cattedra di Storia del cinema dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Indice del volume:
Introduzione
Tante forme un solo corpo 7
Luoghi. La città e l’invasione dei cinematografi 13
Cronache di cose meravigliose: il cinema arriva a Napoli 13
La ristrutturazione di Napoli e i cinematografi 16
Vomero, cinema di quartiere, cinema per il quartiere 20
I Grandi Magazzini: clienti spettatori 24
Cinematografi e vita cittadina 29
Sulla sfera pubblica: riconoscere, riconoscersi 29
Verso il pubblico cinematografico: disciplinare la folla 34
1914, la rivista Film e l’invenzione del pubblico 40
Ambiziosi mercanti 43
Costellazioni produttive 43
Vesuvio Film 45
Dalla Di Luggo alla Polifilm 48
Vomero Film 57
Partenope Film 60
Dora Film 67
Sigla, Diva e la scommessa della distribuzione 72
Riscrivere la tradizione: cinema e sopravvivenze 81
Migrazioni, le riscritture dell’identità 81
Il cinema che canta 85
Schermi tra le tavole del palcoscenico 90
Le ombre del romanzo popolare 96
Migrazioni e convergenze: Fenesta che lucive…, un case study 105
Fenesta che lucive… 1914, il realismo del sentimento 105
Fenesta che lucive… 1925, lo stereotipo del sentimento 114
Fenesta che lucive… in palcoscenico, dal dramma ai film e dai film al dramma 126
Conclusioni
Perdersi per riconoscersi 133
Bibliografia, percorsi e materiali 139